Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 29 Novembre 2021

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“Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito”. Forse non c’abbiamo prestato mai particolare attenzione, ma le parole che il centurione pronuncia in questa pagina di Vangelo le pronunciamo anche noi ogni volta che partecipiamo alla celebrazione dell’Eucaristia!
Poco prima di ricevere Gesù diciamo: “Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola ed io sarò salvato”. Nessuno di noi è «degno» di Gesù, della sua presenza e del suo amore, ma sappiamo nella fede che ci basta anche solo un suo cenno, una parola, un solo sguardo ed Egli ci può salvare. Gesù ci ama sempre, gratis e comunque! Non serve che ce lo meritiamo… perché Lui ci ami serve che esistiamo!

Lui c’è, ma io come lo incontro?

Siamo chiamati ad assumere un atteggiamento umile, perché solo con umiltà e fede posso davvero incontrare Gesù e permettergli di operare prodigi nella mia vita e con la mia vita! Umiltà e fede! Cosa suggerì la Madonna a don Bosco nel sogno dei 9 anni? “Renditi umile, forte e robusto”. Ed egli imparò l’umiltà proprio alla scuola di Maria che gli fu Maestra e Guida!

L’umiltà si impara! Cosa faccio per crescere nell’umiltà?


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