Marta e Maria sono l’emblema dell’azione e della contemplazione!
Quante volte innanzi a queste due figure siamo stati tentati di chiederci: chi ha ragione? Cosa è giusto? L’azione di Marta o la contemplazione di Maria?
Oggi, questo Vangelo, ci dona un elemento comune a Marta e Maria e quell’elemento comune è Gesù Cristo! Entrambe lo accolgono nella loro casa e nella loro vita, entrambe credono in Lui con tutto il cuore, anche dinnanzi alla sofferenza per la morte del fratello Lazzaro!
Marta non è da meno di Maria e ce lo dimostra la professione di fede che sgorga dalle sue labbra: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù è amico di Marta quanto lo è di Maria. Gesù è “tutto a tutti”!
Questo ci fa ben sperare! Se spesso le cose da fare sembrano distoglierci da Lui, la figura di Marta ci aiuta a comprendere che anche nel fare si può fare posto a Gesù, accoglierlo come uno di famiglia, credere in Lui e nel suo Amore misericordioso e salvifico: «chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno».
Donaci, o Signore, di saper fare sempre posto a Te ed insegnaci ad essere contempl-attivi!
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