Non ci sono difficoltà che non possiamo superare con l’aiuto di Dio e non c’è male alcuno che con il Signore non possiamo vincere, incluso il peccato e qualsiasi cosa che possiamo aver fatto nel corso della nostra vita e che è sembra aversi separato completamente da Cristo.
L’indemoniato fa una mossa importante, decisiva, fondamentale: va verso Gesù. Sa che Lui è il più forte del male, di tutte le sue possessioni, di tutte le sue prigionie. Sa che è Lui l’unico che può liberarlo definitivamente. E’ nel Signore, è vivendo la relazione personale che Lui che possiamo anche noi partecipare alla liberazione di Cristo.
La relazione con il Signore ci permette di affrontare i nostri demoni, i peccati, i nostri limiti, senza paura, senza il rischio di rimanere legati, bloccati e domati da essi. Ed è così poi che potremmo aiutare anche gli altri, i nostri amici, i nostri familiari, i ragazzi che ci sono affidati. Questa in fondo è la vita cristiana, partecipare dell’Amore di Dio, e testimoniare e comunicare questo Amore.
Si tratta di imparare a sperimentare la misericordia di Dio su noi stessi e sugli altri, accogliere noi stessi e gli altri, facendoci accompagnare, e al tempo stesso accompagnando altri, a compiere scelte che vadano in questa direzione.
Oggi, considera la tua situazione personale: quali sono i tuoi demoni, cosa non ti rende libero di lasciarti amare e di amare? Dare nome alle nostre paure, alle nostre fragilità e ai nostri limiti, è il primo passo per lasciarsi guarire e salvare ed iniziare così il cammino della conversione.
E’ così quindi che possiamo annunciare l’opera del Signore in noi. Essere un Vangelo vivente come è stato per l’indemoniato guarito!
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