Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2023

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“Gesù se ne andò sul monte a pregare”, pensare a Gesù che prega ci dà una grande consolazione perché ci mostra che anche Lui ha bisogno di entrare in relazione con il Padre ed affidare ciò che gli sta a cuore, la scelta che deve compiere, i passi da compiere, e quindi fare discernere la Sua volontà.

Prima di scegliere qualcosa di importante dovremmo sempre chiedere “Cosa ne pensi Signore? Tu cosa faresti?”, e lasciarci quindi andare all’ incontro con Lui, per poter  guardare le cose dal Suo punto di vista, dal punto di vista dell’ Amore che ci aspetta e che ci chiama. È questa la forza che usciva da Gesù, la forza che viene dalla preghiera, dall’ essere continuamente in contatto e in relazione con il Padre.

Di conseguenza, perderLo di vista, interrompere e trascurare questa relazione con il Signore, spesso significa perdere le forze, non riuscire a vivere davvero in pienezza. Ci rende superficiali e disattenti anche ai bisogni e alle necessità degli altri.

Coltiviamo e alimentiamo il desiderio di “fermarci sul monte a pregare”, anche solo 5 o 10 minuti al termine della giornata, per dire grazie al Signore, per perderci nel Suo sguardo e nelle sue chiamate all’ amore.

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