Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 28 Maggio 2021

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Se volessimo rappresentare con un’opera d’arte il Vangelo di oggi, ci troveremmo dinanzi ad un trittico al cui centro vi è la scena di Gesù che reagisce scacciando i mercanti dal tempio, ed ai lati, da una parte, un albero di fico senza frutti e, dall’altra, lo stesso albero di fico secco.

Ma cosa significa questa composizione di immagini? Che messaggio vuole dare Gesù alla nostra vita?
Il riferimento chiaro è al rischio di una fede che non porta frutti.
Ciascuno di noi potrebbe essere quell’albero di fico, avere in sè la potenzialità di produrre dei frutti dolci e succulenti…ma la produzione di quel frutto dipende dalla capacità di coltivare i doni che Dio ci ha dato ed in primis quello della fede! Cosa ne abbiamo fatto della nostra fede? Cosa ne abbiamo fatto del nostro Battesimo? Come viviamo la nostra appartenenza alla Chiesa?

Se viviamo questo dono e questa appartenenza come un affare, rischiamo di fare della nostra vita di fede un mercato!
Siamo chiamati a metterci in discussione nei modi e nelle motivazioni, per non fare la fine del fico che secca.
Siamo chiamati a vivere una fede che sposta le montagne!

“La fede non è un repertorio del passato, Gesù non è un personaggio superato. Egli è vivo, qui e ora. Cammina con te ogni giorno, nella situazione che stai vivendo, nella prova che stai attraversando, nei sogni che ti porti dentro”. (Papa Francesco)


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