Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2023

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Gesù ci invita ad essere piú che ad apparire. Tutta la sua vita è stato un inno all’essere, a vivere in profonditá. L’apparenza ci fa deviare il cammino, spesso ci fa solo avere la coscienza in ordine: “vado a messa”, “vado alla formazione del gruppo”, “faccio volontariato”.

Queste seppur azioni lodevoli possono risultare vuote se non le viviamo davvero, se mentre e dopo che le viviamo non si riflettono in cambi concreti: in uno stile…di vita. Gesù ci vuole suoi testimoni!

Tu crederesti mai a qualcuno che dice di smettere di bere troppe bevande gasate mentre sta sorseggiandone una? Penso proprio di no! Ed allora bada all’essere, anche la preghiera del Padre nostro è una preghiera semplice, diretta, profonda e disarmante. Prendi un solo pezzetto, per esempio “come noi li rimettiamo a nostri debitori”…sei capace di perdonare, in che misura? Se gli altri non ti perdonano (quando davvero sei pentito) come reagiresti? Ogni volta che preghi il Padre nostro ti metti in discussione su questo aspetto per esempio? Il Signore ci indica la strada da percorrere che porta alla santitá!

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