Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2021

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Il brano del Vangelo di questa domenica ci presenta due miracoli intrecciati: la guarigione della donna affetta da emorragia e la risurrezione della figlia di Giairo.
Cosa accomuna le due storie?

Innanzitutto, siamo davanti a due storie che fanno i conti con la morte e con la guarigione, ma soprattutto siamo innanzi alla fede grande di due persone che sanno che Gesù è il Signore della vita, lo cercano tra la folla, lo avvicinano ed in Lui solo sperano per risolvere i loro problemi!

L’emorroissa e Giairo ci insegnano cosa vuol dire avere fede, costruendo la propria speranza su un Altro più forte della morte.
In questi ultimi 18 mesi segnati dalla pandemia ciascuno di noi, in un modo o in un altro, ha sperato nella guarigione e soprattutto ha fatto i conti, faccia a faccia, con la morte.

Il Vangelo di oggi, parla proprio a questo tempo, per insegnarci che se dal punto di vista umano, la vita è provvisoria e la morte è definitiva, dal punto di vista cristiano, la morte è provvisoria e la vita è definitiva ed eterna.

Siamo dunque chiamati a convertirci, cambiare prospettiva, guardare nella direzione della vita eterna ed avere fede!
Questo cambiamento tocca tutta la nostra umanità, ma se davvero crediamo nel fatto che Cristo ha vinto la morte, dobbiamo credere che quella vittoria, quel premio, aspetta anche noi, per l’eternità!


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