HomeVangelo del GiornoGiovani di Parola - Commento al Vangelo del 27 Dicembre 2023

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 27 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Gv 20, 2-8

Maria di Màgdala, Pietro e il discepolo amato corrono verso il sepolcro, entrano ed è vuoto. L’azione del correre verso un luogo è il comportamento che noi credenti dovremmo sentire verso colui che tutto può, verso quel Padre che ci accoglie senza giudizio, senza rancore e senza odio, correre per sentire la palpitazione che qualcuno ci sta aspettando, correre e non star fermi, correre alla nostra andatura e aspettare l’altro perché condividere l’Amore è più bello.

Correre, vedere e credere è ciò che Dio vuole da noi, sue creature, il nostro movimento e il nostro sentimento. Corpo e cuore devono essere sincronizzati verso la più grande consapevolezza ovvero che la vita vince sulla morte.

Gesù vince la morte tornando da noi, per noi e con noi, Lui è la Presenza Costante della nostra esistenza. Gesù ci insegna non solo a lottare contro le nostre più grandi delusioni, tenebre, paure ma ci insegna a starci e ad accoglierle con umiltà, ad amarle e a vivere per l’altro.

Lui sistema quei teli che l’avevano avvolto come segno di gratitudine e di servizio e alla fine fa dire al nostro cuore di credere perché in lui tutto è possibile.

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