Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 26 Settembre 2021

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Proprio tu Giovanni, il “discepolo amato”… qui non fai una bella figura. Stavi per impedire ad un uomo di compiere il bene. Stavi per impedire ad un uomo di vivere in relazione con il Signore. Diciamocela tutta Giovanni, te la sei presa perché quest’ uomo non seguiva Gesù o perché non seguiva te e la tua cerchia elitaria?!

Il Signore ci va giù un po’ pesante e probabilmente Giovanni a queste parole avrebbe voluto solo sotterrarsi e scomparire. Eppure sarà lui a rimanere sotto la croce, lui uno dei primi a fare esperienza del Risorto. A questo punto tocca a noi essere franchi e riconoscere che a volte ragioniamo e agiamo seguendo logiche elitarie, come quando pensiamo che siamo noi a salvare il mondo, oppure quando viviamo gelosamente ed esclusivamente le nostre relazioni, magari proprio con il don, l’incaricato pastorale o il coordinatore di turno.

Il tutto solo per apparire i migliori, i belli e bravi, insomma quelli che sono da seguire come esempio. È da questo che il Signore ci vuole liberare: si tratta di renderci conto che siamo amati! E cosa c’è di meglio per renderci conto del Suo Amore se non partecipare attivamente alla celebrazione eucaristica? È il Signore che vuole entrare in relazione con noi, non lasciamo alle nostre paure di impedirci di lasciarci incontrare.


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