Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 26 Agosto 2022

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Al centro della parabola accanto alla figura delle 10 vergini troviamo anche un’altra immagine: quella della lampada e dell’olio. 

La lampada ci ricorda l’invito di Gesù a essere luce del mondo, ma per continuare a splendere ha bisogno dell’olio.

Cosa rappresenta l’olio? 

È l’olio dell’accoglienza, usato appunto per accendere le torce in attesa dello sposo; ma l’olio è anche quello che viene messo sulle ferite di chi è stato bastonato dalla vita, come nella parabola del Samaritano; è soprattutto l’olio con cui è unto e consacrato il Messia, colui che il nostro cuore continuamente aspetta.

L’olio è quindi il simbolo di gesti molto personali e profondi. Ci sono gesti nella nostra vita che possiamo fare solo noi, gesti che non possono essere rimandati. Ci sono situazioni che ci chiedono di essere pronti, perché non ci sarà un’altra occasione.

La vita non si improvvisa, ma si prepara con piccoli gesti di cura costanti.

Gesù si aspetta così: avendo cura di fare bene il bene.

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