“Se berranno qualche veleno, non recherà loro danno”
“Nell’estate 1854 a Torino scoppia il colera che ha il suo epicentro a Borgo Dora, a due passi dall’Oratorio di Don Bosco.
Il sindaco rivolge un appello alla città, ma non si trovano volontari per assistere i malati né per trasportarli al Lazzaretto. Tutti sono presi dal panico.
Il giorno della Madonna della Neve (5 agosto) Don Bosco raduna i suoi ragazzi e promette:
«Se voi vi mettete tutti in grazia di Dio e non commettete nessun peccato mortale, io vi assicuro che nessuno di voi sarà colpito dalla peste» e chiede loro di dedicarsi all’assistenza degli appestati.
Tre squadre: i grandi a servire nel Lazzaretto e nelle case, i meno grandi a raccogliere i moribondi nelle strade e i malati abbandonati nelle case. I piccoli in casa disposti alle chiamate di pronto intervento.
Ognuno con una bottiglietta di aceto per lavarsi le mani dopo aver toccato i malati. La città, le autorità, anche se anticlericali, sono sbalordite e affascinate. L’emergenza finisce il 21 novembre.
Tra agosto e novembre a Torino ci sono stati 2.500 appestati e 1.400 morti.
Nessuno dei ragazzi di Don Bosco si ammalò.
Fonte:
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