Giovanni in ebraico significa “dono di Dio”. Elisabetta non scende a compromessi, non può non dare a suo figlio un nome che gli ricordi per tutta la vita chi è stato prima ancora di nascere, chi è e chi sarà. Un dono.
Ogni volta che quel bambino sentirà pronunciare il suo nome, saprà che è stato voluto, amato e che la mano del Signore è con lui. La bellezza di Giovanni Battista sta nel fatto che, riconoscendosi dono di Dio, non si è tenuto la propria vita per sé, ma l’ha donata a sua volta per fare strada al Signore.
Il focus era Dio, l’essenziale, poteva fare a meno di tutto il resto. La radicalità di Giovanni deriva unicamente della gratitudine di un uomo che sa di essere amato infinitamente e che sente la responsabilità di comunicarlo a chiunque, perché tutti sperimentino quell’amore che salva.
Per noi poi c’è anche un altro Giovanni di cui festeggiare l’onomastico oggi, anche lui dono di Dio per tutti.
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