Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Settembre 2023

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Signore, Tu semini sempre e ovunque, ma ci avverti perché ciò che ci doni non diventi una parentesi, una semina che riguardi un solo segmento della nostra vita, una sola parte, magari quella che ci è più comoda, perché Tu ci hai pensati per l’eternità. Prima di allora però c’è la quotidianità, i giorni in cui il seme sta sottoterra, in cui si spacca e muore.

I giorni in cui mette su radici, cresce e porta frutto. O i giorni in cui quel frutto tarda ad arrivare o magari non arriverà proprio e sarà necessario potare. Infatti ogni seme necessita di cura, perché da solo non basta. Signore Tu ci hai messo il tuo, ma chiedi a noi di fare la nostra parte. Non ci imponi di fiorire, ma ci metti nelle condizioni per farlo.

Il terreno buono spesso si nasconde sotto l’asfalto, la pietra o i rovi… ognuno sa quanto c’è da “lavorare” e da “lasciarsi lavorare” il cuore, ma in qualunque condizione esso si trovi in questo momento, la perseveranza, la cura e l’affidamento possono far emergere un terreno di qualità capace di portare frutti inaspettati.

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