Le due facce dell’umanità: incoerenza e coerenza. Gli scribi che scendono per insinuare qualcosa di abbastanza grave come l’incoerenza di un regno e Gesù che espone razionalmente la questione.
Se da bambino Gesù diceva: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”, adesso con dialoghi costruttivi viene additato come Satana, colui che porta divisione e non coesione, sembra un ossimoro. Lui che raduna la folla, che guarisce, che presta attenzione, che rispetta, che ama viene definito come non è.
Grazie a questo dialogo con gli scribi Gesù può dire che il più grande peccato, che non sarà perdonato, è la bestemmia contro lo Spirito Santo. Colpisce più di tutto l’atteggiamento maestoso di Gesù, non si abbassata ad insinuazioni ma si confronta senza giudicarli personalmente, prova ad aprire anche la loro testa e il loro cuore con scarsi successi.
Si mostra per chi è e non demorde quando continuano queste insinuazioni perché il suo compito è di farci vivere pienamente l’alleanza con Dio e non c’è nulla che lo faccia fare un passo indietro
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