Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 21 Settembre 2023

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Tutto ha inizio dall’invito a seguirlo che Gesù rivolge all’esattore delle imposte Matteo. Nessun grande discorso, nessuna opera di convincimento, un solo verbo capace di cambiare l’esistenza di quest’uomo: seguimi! Matteo si lascia raggiungere là dove si trova, molla tutto e segue Gesù anzi, fa molto di più.

Lo invita ad entrare dentro casa sua, nel luogo più intimo per ciascuno, dove possiamo spogliarci di ogni armatura ed essere noi stessi fino in fondo. Insieme condividono la mensa ed a loro si aggiunge altra gente, bisognosa come Matteo di qualcuno a cui guardare per ritrovare se stessa. Sono uomini e donne che portano addosso il peso del giudizio impietoso della società.

Giudizio che anche questa volta colpisce senza pietà e raggiunge persino Gesù. Questo episodio diviene per il Signore l’occasione per mostrare il vero volto del Padre che è: misericordia. Con poche parole mette a tacere quella gente e ci ricorda che incastrare l’altro in una definizione negativa uccide la persona e non gli consente di poter vivere e sprigionare il bene che è custodisce.

Per questo il Signore ci ricorda che è venuto nel mondo per guarire, perdonare, amare e invita noi a fare lo stesso con chi incontriamo.

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