Quante volte ci è capitato di aver fatto tanto e poi quel tanto non è stato riconosciuto? Oppure gli altri hanno ricevuto i nostri stessi meriti con il minimo dello sforzo?
Ecco, questa stessa delusione è quella che provarono i lavoratori che per primi vennero scelti a lavorare e si trovarono con la stessa paga di chi aveva lavorato molto meno di loro; è la stessa delusione che proviamo noi quando pensiamo di ricevere la Grazia dal Signore per i nostri meriti. Questo brano oggi ci insegna che tutto ciò che riceviamo dal Signore non dipende dai nostri meriti, ma dalla sua Grazia e Lui non è mai debitore nei nostri confronti.
Non a caso non sono i lavoratori zelanti che cercano il padrone per lavorare, ma è il padrone che li va a cercare, è Lui che li sveglia dal loro torpore e dalla loro pigrizia. Signore facci il dono della gratitudine, affinchè possiamo comprendere che tutta la nostra vita è un dono che proviene da te e non un premio che abbiamo ricevuto per merito nostro.
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