In questa Domenica della Divina Misericordia il Vangelo ci propone due apparizioni del Risorto. Vogliamo riflettere insieme sulla seconda, sull’incontro di Gesù Risorto con Tommaso.
Un luogo comune ormai diffuso, fa’ di Tommaso l’incredulità per eccellenza….tuttavia, da Tommaso sgorga la più bella professione di fede dell’umanità, quella che vede oltre, che riconosce in Gesù e, dunque nelle ferite di un uomo, Dio stesso.
A distanza di circa 2000 anni, noi abbiamo ancora la possibilità di vedere Dio, di riconoscerlo attraverso le ferite dei fratelli e delle sorelle che ci sono accanto.
L’attenzione che come cristiani dobbiamo avere è proprio quella di accorgerci di queste ferite ed intravedere in esse il volto di Dio.
Quando infatti riusciremo a vedere Dio in quelle ferite, nelle ferite della vita, nei poveri, nei sofferenti, nei giovani smarriti, in quelli che stanno ai margini della società, in quelli che tutti rifiutano, allora saremo davvero “Beati!”.
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