Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 18 Maggio 2022

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C’è un’icona molto bella che rappresenta questi versetti di Giovanni. Al centro c’è Gesù, il colore del suo vestito, all’altezza della vita, sfuma e si fonde con una vite. A questo arbusto centrale sono legati molti tralci, al termine dei quali si trovano le figure di Pietro, Giovanni, Giacomo, Andrea e altri, ma alcuni volti, sempre legati alla vite, sono meno definiti, meno riconoscibili: è il posto per il volto di ciascuno di noi, per il tuo volto. Possiamo essere grappoli buoni, frutti santi, solo se rimaniamo in Lui.

In questo tempo, in cui finalmente possiamo riprendere ad incontrarci, a stare insieme, a metterci a disposizione degli altri, siamo chiamati a ricordarci queste parole: “senza di me non potete fare nulla”. Non saranno le nostre capacità, né la nostra bravura a migliorare le cose, ma il legame stretto con Gesù.

Come alimentarlo? Due risposte c’è le dà il Vangelo: potare ciò che non permette di fruttificare, combattendo le buone battaglie della fede e abbandonando ciò che è di più; secondo, far sì che la sua Parola rimanga in noi, ma per questo prima è necessario porsi in ascolto e dialogare con Lui.


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