Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 17 Gennaio 2022

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Le due immagini conclusive del Vangelo di oggi sono interessanti, ma vanno comprese bene. Per quanto riguarda la pezza, il vero problema non è il rattoppo, ma la qualità di esso, infatti la stoffa grezza quando viene lavata si restringe producendo appunto uno strappo peggiore. Mentre, per quanto riguarda gli otri il problema è un altro: l’otre è un contenitore di pelle di capra, rovesciata e cucita, se l’otre è vecchio perde la sua elasticità e il vino nuovo, che continua a fermentare, lo rompe. Questi due esempi sono utilizzati da Gesù in un momento in cui sta cercando di aiutare i giudei, la sua gente, ad uscire dal ritualismo, dall’ipocrisia, dall’idea che basti l’impegno volontaristico e personale per farsi buoni.

La pezza grezza rappresenta le risposte preconfezionate alle nostre domande di fede, le soluzioni scaramantiche all’anelito di speranza, la ricerca di autorealizzazione di fronte agli appelli della carità. Invece, il Signore ci chiama a vivere consapevoli della necessità dei “rattoppi”, ma allo stesso tempo capaci di rifinire la stoffa per coprirli.

Gli otri vecchi sono i nostri schemi chiusi, le sovrastrutture che non ci permettono di vedere oltre il nostro naso oppure le nostre zone di comfort dentro le quali non c’è posto per Dio e per gli altri. Il vino del Vangelo fermenta, per questo siamo chiamati a cambiare gli otri, a chiederne al Signore di nuovi, perché il vino genuino preparato per noi non si butti, non vada perduto.

Spesso, purtroppo, siamo assorbiti da una mentalità che si maschera di bontà, ma ha ben poco di evangelico. Rallenta! Quali rattoppi devi raffinare? Quali otri devi necessariamente cambiare?


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