L’episodio raccontato oggi nel Vangelo è sensazionale, non tanto per la miracolosa guarigione, ma piuttosto per la straordinaria fede del centurione romano, tanto che è lo stesso Gesù a rimanerne sbalordito e a lodarlo.
In diversi momenti Gesù ha incontrato delle persone che lo hanno lasciato a bocca aperta, tutte legate da un sottile filo: una fiducia immensa nei suoi confronti e lontana dalle solite abitudini di fede.
Molte volte, nel nostro cammino di fede, siamo alla perenne ricerca di un segno, una conferma, una rassicurazione da parte di Dio e quando, ripetutamente, non riceviamo risposta, la nostra fede si affievolisce.
Il centurione, invece, non è alla ricerca di segni, riconosce la piena potenza di Gesù e ne ha fiducia. La nostra fede non deve essere una somma di segni straordinari, ma fiducia in Qualcuno che ci ama e che ci è sempre accanto: solo così saremo ricompensati anche noi come è accaduto al centurione romano.
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