Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2022

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Questo è un Vangelo pieno di con-tatto. Gesù prende per mano, impone le mani una prima volta, mette la saliva sugli occhi del cieco e impone le mani una seconda volta.

Qualche giorno fa c’è stata un’intervista al Papa in cui ci ha ricordato la necessità di sentire e toccare chi incrociamo nella nostra vita quotidiana, chi ha bisogno di aiuto, chi è vittima dell’indifferenza generale. Vedere serve, ma non basta. Essere informati serve, ma non basta.

Bisogna prima lasciarsi toccare, lasciarsi guarire e poi toccare il dolore, le miserie, le ferite altrui, come fa Gesù. E ancora lasciarsi toccare. Lui non si limita a dire una buona parola, ma entra in pieno con-tatto con la persona che ha di fronte. Se non sappiamo come fare, se ci sembra complicato, se abbiamo paura di fare quel passo in più verso il prossimo, chiediamo al Signore di essere le sue mani, di avere il suo tocco, di poter guarire in nome Suo.

Con Lui possiamo fare miracoli.


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