Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 15 Marzo 2023

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Gesù si colloca in una vicenda, una storia che non è da calpestare o da cancellare, ma da completare, da portare a compimento. La Legge e i Profeti è la sintesi dell’Antico Testamento: norma e novità, rispetto e ribellione. Il Vangelo è il compimento, nonché nuovo equilibrio per la nostra vita.

Seguire la novità del Vangelo non significa mettere da parte la verità, non significa generare “polpettoni” spirituali. Gesù è chiaro: non passerà un solo iota o un trattino. Spesso pensiamo che, degli insegnamenti evangelici, possiamo prendere solo ciò che ci fa comodo o ci piace di più, non è così. Il cristiano o è potenzialmente un martire, un testimone radicale, o non è un cristiano.

Un ultimo elemento rilevante riguarda coloro che si impegnano nell’evangelizzazione e nell’educazione, gli animatori pastorali e non solo. Per fare davvero ciò per cui siamo stati chiamati è necessario osservare e insegnare ciò che è davvero cristiano. Solo “la verità ci farà liberi” (cfr. Gv 8,34)

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