Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2022

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Potremmo prendere in prestito una frase dei Tiromancino per parlare dell’incontro, oserei dire quasi fulmineo, che Levi ha con Gesù: “La descrizione di un attimo, le convinzioni che cambiano”. E quali convinzioni?!

Un ruolo potente e temuto, soldi a volontà (frutto, molto spesso, di vere e proprie estorsioni) e la protezione di Roma, ovvero di chi in quel momento comandava ovunque. Da un punto di vista materiale, Levi aveva tutto. Eppure in cuor suo sapeva di non avere nulla. E forse sarà stata proprio questa consapevolezza interiore a far sì che non perdesse il “treno”, che cogliesse al volo l’attimo, quel “seguimi” quasi calato dal cielo all’improvviso.

E tutto quello che prima era simbolo di potere e di successo diventa solo una zavorra di cui disfarsi quanto prima possibile. Ovviamente la conversione non è il frutto di una magia: non basta il passaggio di Gesù per farci aprire gli occhi (del resto, quante volte Gesù è in mezzo a noi e noi non siamo in grado di vederlo).

È necessaria la nostra risposta, la nostra piena adesione nella ferma convinzione che quell’incontro può guarirci.


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