Questa pagina del Vangelo fuga ogni dubbio, qualora ci fosse, sul senso della venuta di Cristo nel mondo, quando dice: “Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”.
Quanto è bello e liberante sapere che siamo amati da Dio sin dall’eternità e che, per manifestare questo amore ad ogni creatura, Egli ha pensato a un piano di salvezza così grande, così perfetto che nessun peccato o infedeltà potranno mai scalfire.
Quando ci troviamo davanti a un crocifisso, che sia in chiesa, a casa, o in un luogo pubblico, ricordiamoci di questo amore e ricordiamolo a chi ci circonda.
Tante volte il vuoto che sentiamo dentro, quello che ci porta ad agire senza amore, rispetto e cura dell’altro, è la conseguenza del non essere più capaci di metterci davanti alla croce di Gesù per contemplarla, per fare ricarica del Suo amore.
Anche questa è preghiera: contemplare l’atto d’amore per eccellenza che si esprime nel sacrificio della croce. Non perdiamo occasione di ricordarlo a noi stessi e agli altri, per poi viverlo ed annunciarlo con la nostra vita.
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