Beato è chi fa esperienza di una felicità autentica che avvolge e resiste al tempo e nelle difficoltà. Possiamo essere tentati dal credere che questo tipo di felicità non ci riguardi. Potremmo credere che sia solo per alcuni o che non esista proprio per nessuno. La donna del Vangelo si riferisce a Maria, che non viene rinnegata da Gesù in quanto sua madre, ma ci viene presentata da un’altra prospettiva.
Maria in realtà, non ha “solo” tenuto in grembo Gesù per 9 mesi, ma ha ascoltato e osservato la parola di Dio prima che nascesse, durante la sua esistenza e davanti alla croce, senza sapere minimamente come sarebbero andate le cose, ma affidandosi senza riserve. Come lei hanno agito anche i discepoli e i cristiani che hanno scelto di seguire fino in fondo il Signore, che hanno creduto alle sue parole, da duemila anni ad oggi.
Il Signore parla ancora e ha una parola per ognuno.
Beati sono coloro che fanno spazio a quella parola, che la lasciano risuonare e la vivono. Beati sono coloro che si rendono disponibili a farsi stravolgere i piani, che si lasciano scomodare dalla realtà e che trovano il tempo e il modo per frequentare il Signore che parla nella preghiera, nei Sacramenti e nell’incontro con i prossimi.
Questa è la felicità che non passa.
Signore, cosa vuoi dirmi?
Fonte: Il canale Telegram ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale!