In cinque versetti Gesù ripete quattro volte “guai a voi”. Deve aver proprio perso la pazienza e sembra un po’ irritato, per dirla con un eufemismo! Gesù condanna in maniera assoluta il legalismo, l’arrivismo e l’ipocrisia, atteggiamenti veramente egoistici che non fanno crescere nell’amore e nella cura per gli altri e per l’Altro! Questo non vale solo per chi ha posti di maggiore responsabilità nella Chiesa, ma sono indicazioni utili per ciascuno di noi.
La terza immagine dei sepolcri è molto interessante e anche la più complessa da comprendere per noi che apparteniamo ad un’altra cultura. Gesù tenta di smascherare l’ipocrisia dei farisei, paragonandoli a tombe piene di marciume, scavate in terra e che non si vedono. Per la legge ebraica il viandante che malauguratamente le tocca, passandoci sopra, diventa impuro.
Cosa significa per noi? Abbiamo una grande responsabilità verso gli altri, verso chi ci sta accanto, se viviamo da morti dentro, da “zombies” spirituali, da sepolcri antropomorfi rendiamo “impuro” anche chi cammina al nostro fianco. Il nostro impegno come discepoli-missionari è di annunciare con la vita la legge dell’amore, il primo posto dei piccoli e dei poveri e la vitalità contagiosa del Vangelo.
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