Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 13 Luglio 2023

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La strada che calpestiamo in queste settimane è probabilmente quella dei cortili dei nostri oratori, durante un Grest, un estate ragazzi o la preparazione di un campo estivo. È all’ordine del giorno farsi un po’ prendere dalle urgenze e preoccupazioni: cosa ci portiamo? Che giochi prepariamo? L’attività sarà spettacolare? E la lista è potenzialmente lunga… 

Altrettanto facile è perdersi dietro i compensi che, più o meno consapevolmente, cerchiamo: i ragazzi mi vedranno come un loro modello? Il don noterà gli sforzi che faccio? Il mio lavoro verrà riconosciuto? Otterremo i risultati che speriamo? Mi divertirò anche io?

Menomale che Gesù prima di mandarci per il mondo ci porta coi piedi per terra. Ci solleva con un bel “non preoccupatevi”, della serie, “fate il vostro, che al resto ci penso io”. Senza troppi calcoli o guadagni, sentendoci liberi di dare e ricevere gratuitamente.

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Ci ricorda che la cosa più importante è testimoniare che il regno è vicino, portare questa buona notizia, che va comunicata prima di tutto e sopra tutto. È la prima cosa delle nostre liste – il resto verrà da sé e non dipende da noi.

A noi sta seminare e annunciare, senza timore di riuscire per forza, senza possedere nulla di ciò che facciamo e viviamo. Seminare e lasciar fare il resto a Dio.

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