Sei felice? Che significa per te essere felice? Essere ricco, sazio, ridere sempre, essere acclamato da tutti? Probabilmente gli uomini al tempo di Gesù e forse anche noi diremmo di sì, che c’è di male in fondo?
Gesù come al solito non si ferma in superficie e ci insegna come tutte quelle “condizioni” in realtà hanno poco a che fare con la felicità.
La Felicità, la Beatitudine infatti,la conquistiamo e la alimentiamo quando riconosciamo di essere auto-insufficienti.
Se invece, crediamo di non aver bisogno di nulla, di nessuno, nemmeno di Dio, se siamo già sazi, se il nostro ego ci basta e trionfa su tutto il resto, non ci sarà alcun posto per la Felicità vera. Ci si può accontentare di tanti surrogati, ma la Beatitudine è un’altra storia. La ricchezza in sé non è un male,
il non soffrire la fame di certo neanche, per non parlare del ridere, non penso proprio che Gesù ci voglia tristi e perennemente in lacrime.
Ma, la felicità è vera solo quando è condivisa. Ricordiamoci allora di essere figli, e come tali, bisognosi, ma fatti per essere felici vivendo in pienezza la relazione con Dio e con i nostri fratelli.
Vogliamo essere felici, per davvero?
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