Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 13 Agosto 2021

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Quanto sogniamo o abbiamo sognato l’arrivo di una persona che ci rendesse la vita più bella, una persona da amare con un amore diverso da quello che riserviamo ai nostri genitori, amici o fratelli? Si tratta di un amore unico e speciale che profuma di eternità, un amore che non si esaurisce e non si stanca, ma si rigenera costantemente.

Questo amore spesso lo vediamo per strada, nei sorrisi dei nostri nonni, nella tenerezza dei nostri genitori, negli anelli degli sposi. Nella nostra società molte persone preferiscono non sposarsi spesso per paura che il matrimonio possa finire, perché in un mondo così mutevole ci fanno immensamente paura i “per tutta la vita”, tanto da sembrarci quasi una minaccia.

Oggi Gesù ci invita a riflettere sul matrimonio, sulla bellezza di questo sacramento decisivo e importante: il matrimonio non è un punto di arrivo irreversibile, ma un punto di partenza, una sorgente di nuovo amore. Sposarsi significa decidere di prendere la mano della persona amata per camminare insieme, anche quando ci fa innervosire, quando è disordinata, quando ci fa arrabbiare. Sposarsi significa dire a un’altra persona: “ti amo così come sei e se tu non esistessi io ti ricreerei esattamente così, difetti compresi”.

Sposarsi è un atto di coraggio, specialmente in questo mondo precario, sposarsi è creare radici e dare frutto.


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