Nel Vangelo di oggi inizialmente Gesù e la samaritana non riescono proprio a capirsi. Eppure parlano la stessa lingua e sono l’uno di fronte all’altra. Ciò che ostacola la comprensione della samaritana è il fatto che parlano di cose che stanno su piani diversi.
Lei è rimasta terra terra mentre Gesù vuole mostrarle la strada che porta al cielo, che poi è Lui stesso. Vuole darle un’acqua che estinguerà la sua sete e le donerà la vita vera. La donna fatica a comprendere chi ha davanti ma dopo che Gesù le rivela dei particolari della sua vita che non avrebbe potuto conoscere il suo cuore si apre. Forse per la prima volta si sente conosciuta e riconosciuta da qualcuno.
Gesù passa dall’essere un estraneo ad essere colui che ha la chiave d’accesso del suo cuore. Tutto questo ci mostra come incontrare Gesù significa anche incontrare la verità di noi stessi e sentire finalmente saziata la nostra sete. Dentro il nostro cuore c’è un vuoto a forma di Dio che solo la Sua presenza può colmare, una fame di infinito, di bene, di verità, di pace che solo incontrando Lui può essere saziata.
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Questa donna lo sperimenta e non può fare a meno di annunciarlo. Lo stesso avverrà a noi se ci apriamo a questo incontro.
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