Anche oggi il Vangelo ci aiuta a conoscere un po’ di più le caratteristiche di Gesù buon pastore per aiutare a chiederci: io di che gregge faccio parte? Il mio pastore è un qualsivoglia mercenario oppure è il pastore che veglia, che lotta, disposto a dare la propria vita per la salvezza del gregge?
Riconoscere in Gesù il nostro pastore significa sapere di essere nelle sue mani, in mani sicure, sapere che nessuno ci strapperà mai dal suo abbraccio, che solo in Lui riceviamo la vita dell’Eterno, solo in Lui riceviamo l’Amore incondizionato.
Ed allora, seppur sappiamo tutto questo, perché spesso ci sentiamo abbandonati e soli?
Forse perché non abbiamo abbastanza fede, forse perché vogliamo tutto ma non siamo disposti davvero ad ascoltarlo e riconoscere la Sua voce per seguirlo.
Se vogliamo fare parte del Suo gregge, urge convertire il nostro cuore e la nostra vita ed affidarglieli. Lui solo ci conosce. Conosce il nostro limite, la nostra fatica, ma anche la nostra costanza e la gioia che abbiamo nell’amarlo. Lui solo è lì, sempre pronto ad accoglierci, a difenderci ed a caricarci sulle Sue spalle.
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