La pecora è un animale utile e mite: in vita dà cibo e vestito, in morte si fa cibo e vestito. È simbolo di Dio che, dopo aver dato esistenza e splendore a ogni creatura, sulla croce si dona come sua vita e gloria.
Ma Gesù ci chiede di essere “prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”, due virtù apparentemente contrarie ma ambedue necessarie.
L’intelligenza non è solo astuzia per ingannare ma è anche la prudenza di scoprire l’inganno per sottrarsi ad esso. La semplicità non è l’inavvedutezza di chi si espone al pericolo, ma la fiducia del bambino che si affida alla madre. L’agnello ha quindi la prudenza di non esporsi al male e la fiducia di vincerlo, quando è esposto: la prima fa evitare il pericolo quando è possibile, la seconda lo fa affrontare quando è inevitabile.
Seguire la via tracciata da Gesù significa accettare che ci saranno molte persecuzioni fino al martirio ma il martire non è colui che cerca la morte, propria o altrui, ma colui che vuole la vita e l’amore, qualunque sia il costo che deve pagare.
Il canale Telegram ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale!
https://t.me/GiovaniParola
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno