“Subito ne uscì sangue e acqua”. Sant’Ippolito per spiegare questo passo affermava: “Per mezzo del sangue noi abbiamo l’acqua dello Spirito”. Gesù, infatti, offrendo liberamente la vita, dona il Suo Spirito. Il suo fianco aperto è come il velo squarciato del tempio simbolo di un Dio che definitivamente si “svela” e si mostra per quello che è: Amore donato.
Quell’acqua sgorgata dal costato è la stessa acqua in cui veniamo battezzati. Il nostro essere figli è frutto di quell’atto d’Amore, di quel sangue versato in cui Dio si mostra Padre amante fino al dono di Se stesso nel Figlio. Dal suo cuore di Padre rinasciamo figli nel Figlio. E quella fonte inesauribile di Salvezza continua a sgorgare, continua a generare figli, continua a generare vita.
Come ogni Amore autentico che è sempre generativo, come ogni cuore che ama che è sempre pronto a ridare la vita, nel cuore di Gesù siamo nati nel Battesimo e sempre rinasciamo nell’abbraccio del Sacramento della Riconciliazione e nel pane spezzato e nel vino versato sull’altare.
Il Signore ci doni il suo stesso cuore, la sua stessa capacità di amare perchè, in fondo, è l’unica cosa che veramente conta in questa esistenza.
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