La Domenica delle Palme si legge la Passione di uno dei Vangeli Sinottici (Matteo, Marco o Luca), il Venerdì Santo si legge sempre Giovanni. E Giovanni ci dà dei particolari che aprono una visione nuova sulla passione, in Giovanni la Passione è il momento, l’”ora” (una parola che è presente molte volte in questo Vangelo) della verità, in cui si svela tutto, in cui si capisce cosa c’è davvero nel cuore di ogni uomo.
Due sottolineature:
– sotto la croce ci sono solo la Madre (che non si vedeva nel Vangelo dalle Nozze di Cana – capitolo 2!) e il discepolo amato (che non ha nome… perchè sei tu!). Solo loro hanno creduto veramente a Gesù, tutti gli altri (i giudei, gli amici, Lazzaro, gli apostoli) semplicemente no. Lo faranno dopo la Pasqua – e non tutti. Nella croce si vede chi davvero crede, nella sofferenza si vede il discepolo che si sente amato.
– uscirono sangue e acqua: nasce la Chiesa, nascono i sacramenti: l’eucarestia (il sangue), il battesimo (l’acqua). In questa quarantena quanto ci mancano i sacramenti! Torniamo sotto la croce per scoprire il dono grande che con la sua vita Gesù ha fatto ad ognuno… e quando torneremo a prendere la comunione ogni domenica, quando torneremo a celebrare battesimi, cresime, matrimoni… ricordiamoci del loro valore immenso, non viviamoli con abitudinarietà, con superficialità… sono nati da un uomo che sulla croce ha dato lo Spirito.
Fonte:
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