Siamo abituati a fare classifiche! Solo qualcuno è il top nella vita, altri stanno dietro. Noi vorremmo essere i primi, ma ci sentiamo ultimi.
E se fossimo tutti uguali? Come sono sempre gli amici, che vivono tra pari?
Uguali nelle differenze: non uno migliore degli altri, ma ognuno portatore di vita per gli altri, a suo modo.
Questo non riguarda solo noi: in realtà questo legame di parità lo si avverte a partire dal Gesù. Ci consegna lo stesso amore che ha ricevuto dal Padre: infinito. L’amore di un Padre è infinito per il Figlio, l’amore del Figlio è infinito per i suoi amici!
Allora non serve altro che essere sé stessi: non serve apparire e voler mostrare altro di quello che siamo… serve solo accettarci, amarci per quello che siamo, cioè guardarci con lo stesso sguardo di Gesù che ci guarda e ci chiama: amici!
Con questa consapevolezza potremmo dirigerci liberi verso l’altro: raccontargli che c’è qualcosa di grande che ci unisce! Che c’è un amore allo stesso tempo tanto intimo e tanto spazioso, che vorrebbe entrare in tutti ed allargare il cuore di tutti.
Questo amore parla di te, per te, con te, in te!
Loris Piorar SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato