Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 9 Luglio 2019 – Mt 9, 32-38

È facile fare il bene quando sai che te ne tornerà indietro gratitudine, riconoscenza, stima; non altrettanto quando questo comporta una perdita; è il motivo per cui pochi ragazzi a scuola hanno il coraggio di perdere la faccia mettendosi dalla parte del bullizzato, e pochi a lavoro, se non sono toccati in prima persona, si schierano apertamente contro le ingiustizie di un capo. I farisei non erano percepiti come un ordine polveroso, ipocrita e corrotto, ma erano rispettatissime guide morali e politiche, veri rappresentanti delle cause di ogni buon israelita. Gesù rischia sempre di essere considerato il peggio pur di far fiorire la vita che si trova di fronte.

Gesù sa che non c’è nulla che meriti attenzione quanto la vita, la libertà e la felicità di ciascuno di noi; e lo sa nella carne, ogni volta che si guarda attorno. Questa compassione, il senso più intimo della vita, mi richiama dalle mille distrazioni in cui ogni giorno rischio di perdermi. Ma appena sollevo un po’ lo sguardo dal mio orto vedo un mondo che sembra troppo avvizzito per dare frutto. Signore, perché non hai chiesto direttamente il raccolto, a tuo Padre? Perché pregare per degli operai, quando ad uno schiocco delle tue dita ogni pianta potrebbe crescere, ogni sterilità sanarsi, ogni fame saziarsi, ogni vita compiersi?

Eppure, hai voluto noi a seminare. Quasi che ti interessassero più i processi che le soluzioni; che ci amassi così, sudati e barcollanti, con il nostro crescere lento fatto di contraddittorietà e retromarce, più di una vittoria sicura.

Samuele Adorno

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 32-38

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».

Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

Parola del Signore.

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