Nascondersi dietro un “ma si è sempre fatto così”, giustificarsi con “ma è così da sempre”, lavarsi le mani, scacciare senza pensarci troppo scrupoli, rimorsi, briciole e sabbia dalla mente, dalle mani e dal cuore. È così che voglio vivere? È questa la migliore scelta per me? Seguire la corrente senza fermarmi e chiedermi i perché delle cose che mi circondano, i motivi delle mie scelte, siano esse diventato parole, passi, sorrisi o silenzi. Voglio vivere appieno e consapevole del passo che sto facendo o restare in balia del “ma si è sempre fatto così?”
Mi fermo accanto a un filo di acqua nuova che nel silenzio dei pensieri si fa rumoroso e chiaro: mi chiama, vuole dirmi qualcosa. Metto le mie mani sotto questa sorgente, lascio che con forza la sua acqua limpida, fredda, nuova e piena di vita scrosti dai detriti la via verso il mio cuore e che, respiro dopo respiro, il cuore mi parli con voce nuova: la tua Parola d’amore è sempre lì, al centro del mio cuore, fedele nel tempo, fidata nel tempo. È la tua voce l’unico perché del mio vivere con consapevolezza, con cura, con fede.
Martina Pampagnin
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato