Sentirti rivolgere da un altro quello che hai dentro e ti tormenta, può suscitare collera, paura, odio, indignazione. Essere messi a nudo dallo sguardo di un altro paralizza, si perde “il polso della situazione”.
Dunque è lecito uscire da questi stati d’animo nella quotidianità della vita? È lecito che qualcuno porti allo scoperto questi nostri limiti? È lecito permettere che gli altri ci vedano per come siamo veramente?
La buona notizia si annuncia nel momento in cui questa conoscenza profonda di noi stessi e degli altri diviene il centro in quanto lì avviene l’incontro con Dio. La buona notizia suona come una chiamata alla tensione, a tendere i nostri stati d’animo alla luce lasciando che essa li guarisca, li trasformi, ora in questo tempo e questi luoghi della vita.
Basta un sì, un gesto, un atto di fiducia e affidamento all’onnipotenza di Dio che attraverso tutto si manifesta.
Mounira Abdelhamid Serra
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato