Una chiamata continua a guardarsi dentro:
radunare ciò che ci appartiene, potenziarne l’integrità e guarirne le ferite riconoscendone le peculiarità, il giusto nome, il nome proprio.
E poi rivolgere tutto ciò all’esterno – in-viare, cioè dirigere dentro – in una corrente circolare e continua nella quale rivelare l’integrità, la guarigione, la prossimità fisica e temporale della salvezza, della vita.
Tutto ha un dentro e un fuori e ogni fuori appartiene a un contesto più ampio.
Dio permea sia il dentro che il fuori e partecipa, prende parte alla nostra umanità, così regnando.
Riceviamo dunque il potere di integrare e guarire la nostra umanità, i nostri limiti e i limiti delle nostre situazioni, imparando dallo stile di Dio a dare un nome a ciò che abbiamo dentro, a scegliere come armonizzarlo e come viverlo pienamente durante tutto il corso della vita a partire da ciò che ci appartiene e di cui facciamo parte.
Questo ci compete.
Il resto al Re e alla Regina.
Mounira Abdelhamid Serra
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato