Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Gennaio 2020

Oggi ci viene raccontata una storia di segni intrecciati. Gesù, dopo un evento insieme politico e personale, apre un nuovo capitolo della sua esistenza. Dopo una vita da artigiano con i suoi familiari, inizia la sua epifania, comincia a manifestarsi: con prediche e guarigioni compie la sua missione terrena ma contemporaneamente svela la sua natura divina.

Da fuori può sembrare tutto semplice ed evidente. Magari ci è capitato di avere la stessa impressione guardando al destino di personaggi della storia, di amici o magari anche guardando alla nostra stessa vita, come se, guardando con un po’ distacco, una strada e un senso emergessero dall’imbroglio dei fili degli eventi presenti. Questi segni diventano segnali, come se gli avvenimenti importanti fossero la nostra segnaletica per mostrarci la strada da seguire e allo stesso tempo una spinta per agire.

Il tempo di riflettere, di pensare, di pianificare, di discernere è finito. Ora è venuto il tempo dell’azione e del movimento perché le scritture si possano adempiere. Gesù è per noi un esempio di prova e di missione, un esempio da seguire, che allo stesso tempo ci dà anche tutte le chiavi necessarie a riconoscerlo nella profondità della sua identità: figlio e fratello, la sua storia non può non essere legata alla nostra salvezza. Gesù non si lascia intrappolare dal pensiero o dalla paura della tragedia, ma si lascia guidare dal cuore. Con pazienza (trent’anni!) ha atteso il momento opportuno, ma ora non esita a mettersi in gioco: è arrivato il tempo!

Virginie Kubler

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Il regno dei cieli è vicino.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 4, 12-17.23-25 In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. Parola del Signore

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