Gesù ha davanti qualcuno preoccupato per la purezza.
E chiarisce che la purezza – nellʼetimologia della parola c’è pur, il fuoco – non è questione di macchie e di sporcizia. Al suo tempo, tra le situazioni giudicate più impure, c’era per esempio la donna macchiata dal sangue del ciclo mestruale. Impuro non è neanche il cibo, altro ambito che per i giudei era un recinto di divieti. Impuro ciò che può uscire dal cuore.
Sì, proprio il centro da cui il fuoco del suo amore si propaga, a sua volta una fucina di propositi di male.
Il male non viene dunque da fuori, dall’universo in moto e in azione chiamato all’incontro, sia della foglia che della persona seduta accanto a me sul treno. Il male è un prodotto interiore, figlio della chiusura, della non comunicazione, che barrica il cuore nelle trincee dell’ego.
- Pubblicità -
La lista finale è esemplificativa ma non esaustiva: ci sono attitudini malvagie che la lista non comprende e altre comprese che possono farci incontrare con l’altro.
Prendiamoci cura di ciò che può abitare il cuore. È lì che hanno la loro fonte tutti i fiumi di guerra.
Giuseppe Amalfa SJ
Leggi la preghiera al Santo del Giorno | Leggi la preghiera del giorno
Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato