I farisei guardano le mani dei discepoli: cosa vedono? Un mezzo di trasgressione. Sono fermi alla superficie sporca delle mani che le fa impure, non degne del fuoco, lontane dalla fiamma che รจ ciรฒ che purifica. I farisei sono lโesempio della cecitร dei vedenti, agiscono mossi dalla norma, divenuta ormai un suono tanto interiorizzato che appanna la vista nel migliore dei casi e rende ciechi nel peggiore. Ma io, cosa vedo? Come saranno state davvero le mani dei discepoli? Mani di pescatori che tirano reti e puliscono pesci, di evangelisti che scrivono, di zeloti abituati alle armi, mani di donne, mani di chiamatiโคโคโค
Tra queste mani ci sono anche le mie, mani che appartengono a me che posso guardare con fare fariseo โ strumento di trasgressione della norma e propaggine da purificare nel confessionale โ oppure posso guardarle veramente: cosa vedo? Come sono le mie mani?
E poi le mani di Gesรน, mani di carpentiere, non prive di schegge, ruvide al tatto. Quasi carta vetrata quando toccano per guarire e lavare, eppure le piรน sante per elevare al cielo il corpo e il calice. Mani inchiodate, per fissare in eterno lโapertura delle ali, e mani risorte con i segni dei chiodi per essere casa a ogni mia cicatrice.
Giuseppe Amalfa SJ

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Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato