Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Dicembre 2019

Oggi apriamo giornali, accendiamo il televisore e vediamo desolazione, persone in grande sofferenza, nel mondo e nel nostro paese. Spegniamo, prendiamo in mano il cellulare: altrettanti messaggi, chiamate, notifiche di amici, parenti, colleghi, conoscenze che non stanno bene di salute o sono veramente giù di morale, stanno faticando tanto, alcuni sono intrappolati in situazioni particolarmente difficoltose. Usciamo di casa e il ballo di sofferenza continua davanti ai nostri occhi.

Ora sediamoci in un luogo tranquillo. Chiudiamo gli occhi. Ascoltiamo Gesù predicare. Qual è la buona notizia che la sua parola ci rivela oggi? Lasciamo il ricordo di momenti pesanti o disperati fluire e accogliamo con lui gli insegnamenti, le guarigioni, la gioia, la vicinanza di parenti o amici. Forse possiamo anche sentire la commozione di Gesù nel guarirci.

L’etimologia ci insegna che la compassione è un movimento che parte dalle viscere, non solo dal cuore, è forse il legame più forte tra due essere umani che esista e indubbiamente incita all’azione. Gesù agisce e ci chiede di seguire il suo esempio partendo da ciò che abbiamo sperimentato.

Impariamo dal suo spirito a parlare di Dio, di amore, di fratellanza, a compiere gesti importanti e soprattutto ad avere un atteggiamento che sappia trasmettere un po’ di ciò che abbiamo ricevuto senza mai dimenticare in chi siamo radicati.

Virginie Kubler

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Vedendo le folle, ne sentì compassione.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9, 35 – 10,1.6-8 In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Parola del Signore

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