Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 6 Settembre 2023

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Ci sono gesti che separano e dividono, che feriscono e umiliano; poi ci sono azioni che guariscono, che sanano, confortano e restituiscono dignità. Gesù fin dall’inizio del suo ministero insegna la grammatica della prossimità e della vicinanza, del rispetto delle debolezze e delle fragilità altrui. Sono atti discreti, segni minimi che orientano a nuova vita.

Gesù si china sulla suocera di Simone e impone le mani sui malati che vengono portati a lui. Sono atti fisici che rivelano ciò che sta nel suo cuore e all’origine delle sue intenzioni. Così può essere anche per noi, che abbiamo ricevuto gesti di cura e tenerezza nell’arco della nostra vita e che a nostra volta possiamo esprimere, senza dover temere di sembrare deboli.

In un mondo frantumato, Gesù è l’ambasciatore di nuove modalità di intendere la forza e il coraggio. C’è, nel concreto della nostra vita quotidiana segnata da impegni, calendari fitti e orari a volte sfibranti lo spazio per questo tipo di forza, per questo genere di coraggio?

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Diego Mattei SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato