Com’è un buon leader? La parola inglese oggi è entrata nel nostro vocabolario, l’uso tuttavia non è ancora riuscito a cancellare l’ombra di ambiguità che essa porta con sé. Leadership e leader hanno avuto nel passato dell’ultimo secolo rappresentazioni tragiche (l’elenco dei politici violenti e sanguinari è lungo), insieme a luminosi esempi.
Gesù è un leader. Ma come vive il suo essere guida e maestro? La sua azione si rivolge agli ultimi e a coloro che per condizioni varie non appartengono alla fascia efficiente e produttiva della società, piuttosto sono soggetti che assorbono energie, perché richiedono cura e sostegno.
La sua pienezza di Spirito si riversa su queste persone e le salva, reintegrandole nel fisico e nella piena relazionalità. È uno stile che distoglie da sé, perché suscita gioia e senso di gratitudine nei confronti di Dio.
La cura di Gesù non si ferma a questo primo momento, che per molti coinciderebbe anche con l’ultimo: fatto il miracolo, ottenuto il plauso, “tutti a casa”! No, Gesù si lascia toccare profondamente da ciò che vede intorno a sé, permette che le profonde emozioni che lo scuotono dall’interno diano origine a nuove azioni. È strano che il riferimento alla compassione avvenga dopo la guarigione e non prima. Non è la malattia che suscita prossimità, forse è più corretto dire che non è solo la malattia a farla sorgere; è anche il senso di affidamento che avverte, a riprova che la cura non vive di un attimo, ma del tempo disteso del cammino e dell’accompagnamento.
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La scelta del Signore a questo punto è ancora una volta significativa. Chiede l’aiuto dei discepoli e valorizza ciò che essi sono e possiedono. Il Signore lavora con ciò che c’è, non con ciò che ci dovrebbe essere: i discepoli per quello che sono, per quello che possono mettere in gioco, per la loro capacità reale di lavoro di squadra, ancora una volta non una situazione di pieno accordo ideale e affettivo. Gesù crea rete e rende protagonista chi lo segue.
La leadership di Gesù conduce alla pace e all’armonia, prefigurazione di quel Regno che si compirà: regno di pace e di giustizia, regno di concordia e di fraternità, quando tutto sarà compiuto e raccolto nella sua Persona.
Diego Mattei SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato