Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 6 Dicembre 2022

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Da questa parabola capiamo che Gesù non sarebbe stato promosso a nessun esame della Facoltà di Economia. Come nei compiti di matematica della scuola primaria, descrive una situazione di vita quotidiana, pone il problema da risolvere, apparentemente usando le semplici operazioni di addizione e sottrazione. Ci sono dubbi su quale sua la soluzione da adottare? Sembrerebbe di no.

Invece, qui avviene, improvviso, lo scarto rispetto alla logica dell’uno più uno, dove ogni elemento è uguale all’altro e quindi nessuno conta più. La sua proposta è infatti controintuitiva, niente affatto economica e contraria alle più consuete norme dell’efficienza.
Quel che propone è un costo evidente in termini di tempo ed energie. Inoltre, questa logica della cura costringe a uscire, espone al rischio dell’insuccesso, dice infatti: “se riesce a trovarla”. No, non si curano così i propri affari!

Tutto vero, eppure… eppure il cuore si allarga, le parole di questa storia hanno il sapore buono del pane appena sfornato. E il finale illumina e scalda. Perché la pecora che si è smarrita, ce lo dice l’intuito silenzioso del cuore, un giorno potremmo essere noi, oppure potrebbe essere qualcuno che ci è caro, a cui vogliamo bene o anche amiamo profondamente.

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Gesù segue la logica della gioia, non quella della sicurezza. E nessuno di noi è un “pezzo” intercambiabile, “in fondo ce ne sono altri 99”. Perché la gioia del Signore dipende dall’unica che manca ed è stata ritrovata, da quella che si pensava persa, smarrita, morta e si scopre ancora viva. Il Signore viaggia, suda, cammina, fatica per portare alla vita.

Diego Mattei SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato