Gesรน, dopo il battesimo nel Giordano e la testimonianza resagli dal Battista, vuole partire. Per andare dove? In Galilea, la sua regione dโorigine. ร proprio nella semplicitร del viaggio che lo riporta a casa che comincia la sua missione. Oggi ci viene ricordato che il dono della conversione non รจ qualcosa di straordinario che possiamo usare per fuggire dal peso della quotidianitร o dalle difficoltร piรน impegnative che la vita ci mette davanti. La conversione dona occhi nuovi per vedere quanto sia invece prezioso tutto ciรฒ che ci sembra banale o che ci va stretto, come per esempio il luogo in cui viviamo.
Qual รจ la differenza tra una fuga e un cammino di conversione? Se la prima si compie sempre in solitudine, il secondo presuppone invece una chiamata e un aiuto reciproci. Gesรน chiama Filippo, il quale risponde immediatamente. Filippo prova a sua volta a convocare il suo prossimo, ma non gli riesce. Essere testimoni credibili del Cristo non รจ compito facile e non basta appellarsi alla Legge e ai Profeti. I Natanaรจle di oggi hanno ancora il bisogno di sentirsi amati, conosciuti, riempiti da uno sguardo che li raggiunga anche quando il cuore รจ rivolto a tuttโaltro, magari ai piaceri dellโesistenza rappresentati qui dalla dolcezza del fico.
Messo a nudo dallโamore di Dio, Natanaรจle riconosce in Gesรน quella veritร che anche Tommaso sarร costretto ad ammettere dopo aver messo il dito nelle sue piaghe. Una veritร che non puรฒ essere trattenuta individualmente: per poter emanare tutta la luce e la forza che essa contiene occorrono cuori aperti e disposti a collaborare allโopera incessante dello Spirito Santo. Quel cielo aperto non puรฒ chiudersi prima che lโultimo figlio sia tornato a casa.
Fabrizio Barbieri
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato