Mi siedo a fare i conti sulle mie forze, ma i conti non tornano mai. Non mi basta sapere chi sono, quanto ho, quanto so fare, resta sempre qualcosa che non so calcolare. Calcolare la spesa, dunque, diventa scoprire quanto sono disposta a investire e non sapere esattamente quanto spenderò.
Se oggi in tasca ho pochi spiccioli di forza, poche monete di energia, qualche centesimo di coraggio e basta, è da quei mezzi che parto per costruire. Senza fingere di avere di più, ma anche senza desiderare di stringere nel pugno quelle poche monete, per paura di perderle a vuoto, senza vederle fruttare, senza costruire nulla che resti – perché cosa vuoi costruire, con due spiccioli?
Voglio costruire tutto quello che posso, nel nome e nell’amore del Signore. È attraverso l’amore per il Signore che so amare chi ho accanto, che posso amare la mia vita, che posso essere discepolo. Amare il Signore più di ogni altra cosa non è non amare il resto, ma amare tutti del suo amore, amare tutti con il suo amore, amare tutti per mezzo dell’amore per lui. Così ogni affetto diventa ordinato, orientato al bene, pieno e denso, autentico.
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Ogni cosa è fatta per amore: per mezzo dell’amore e con il fine unico dell’amore.
Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato