Cosa me ne faccio delle mie insufficienze, Signore? Dell’insieme delle mie inadeguatezze? Delle mie incapacità, della sostanziale mia indegnità? Cosa posso fare, sotto al tuo sguardo, quando nulla basta e mi resta soltanto la pochezza della mia vergogna?
Dal basso della mia piccolezza, Signore, riscopro il gusto della comunità: non sono l’unico manchevole. Ognuno di questi miei fragili fratelli manca di qualcosa – eppure tu ci ami, tu ci ami tutti insieme. Perché la mia mancanza accompagnata è una mancanza colmata.
Nel tuo nome, allora, mi riscopro degno seppur imperfetto; alla luce della tua misericordia, mi scopro capace nell’incapacità, accompagnato nella piccolezza. Sostenuto e accolto, perché l’amore mi fa scaltro e nel tuo nome trovo il modo di far tornare i conti, nonostante gli ammanchi.
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Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato