Tu sola sei salvata, proprio tu, nella tua manchevolezza e nella tua malattia. Proprio lì viene a trovarti un Signore che non sa lasciare solo chi soffre, chi sbaglia, chi teme. Chi è che purifica, il Signore, se non chi è manchevole e malato? Ecco allora che prende per mano proprio te e ti sorregge mentre percorri la sua strada.
Nella tua fatica, nella tua mancanza, nella tua piccolezza proprio tu trovi la forza di seguirlo, di accompagnarlo lì dov’è solo, per raccontare la tua storia di salvezza e riconoscerlo profeta, pur lontano dalla sua terra. Perché la tua salvezza è per essere raccontata, l’amore esiste per essere testimoniato.
Finalmente non hai più paura e sai dirlo a voce alta e ferma, insieme a chi con te e prima di te è stato amato e ha amato fino alla fine: «nella mia povertà il Signore mi ha guardata».
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Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato